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venerdì 8 giugno 2012

Luoghi da visitare: PRAGA (da Repubblica)


La splendida Praga si trova in una zona di passaggio tra il clima marittimo e quello continentale, caratterizzata da estati calde e piovose, da inverni freddi e nevosi e, in generale, da condizioni meteorologiche variabili. In una tipica giornata estiva a Praga la colonnina di mercurio può segnare da circa 12°C fino a 22°C. Da dicembre a febbraio le temperature precipitano. Il clima è caratterizzato da cambiamenti estremi, e se d'estate a volte si superano i 35°C, d'inverno si può arrivare anche a -20°C. Nei mesi più caldi, Praga offre tantissime attività all'aria aperta. Potrete fare una passeggiata in collina, andare in barca sulla Vltava oppure noleggiare una bicicletta; in tutti i casi riuscirete sempre a combinare la visita della città con un po' di attività fisica. In alternativa, potrete scegliere tra nuoto, tennis, squash, golf, equitazione o persino partecipare alla Prague International Marathon.


Se avete trovato un albergo nella Città Vecchia (Staré Mesto), cominciate la passeggiata da piazza Jan Palach, dove un sobrio monumento ricorda lo studente che si immolò nel gennaio del 1969 per protestare contro l’invasione sovietica (il luogo del suo sacrificio è in cima a piazza San Venceslao). Qui potete ammirare il Rudolfinum, auditorium e sede dell’orchestra filarmonica ceca: uno dei più begli esempi di architettura rinascimentale. Gli occupanti nazisti ordinarono di smantellare una delle statue che decorano il palazzo, e cioè quella di Mendelssohn, in quanto ebreo. Ma si sbagliarono, e tolsero di mezzo quella di Wagner. Fate tappa in uno dei luoghi sacri della storia praghese: il cimitero ebraico. I nazisti non lo distrussero perché restasse a testimoniare l’esistenza di un popolo estinto. Vi si accede dalla sinagoga Pinkas, dove sono incisi i nomi degli oltre 77mila ebrei sterminati dal Terzo Reich. La tomba più visitata è quella di Rabbi Low, perché la leggenda dice che ponendovi una pietra i propri desideri saranno esauditi. Entrate nella biblioteca municipale per ammirare la torre dell’artista Matej Kren, circa ottomila libri recuperati fra quelli destinati al macero. Affacciatevi sull’interno: due specchi vi daranno l’illusione di uno spazio infinito.


A questo punto, passando davanti alla casa natale di Franz Kafka, raggiungete la piazza della Città Vecchia. È uno dei luoghi più affollati di turisti, ma vale sempre una sosta. L’orologio astronomico è una meraviglia: dalle 9 alle 21 ogni ora si replica lo spettacolo delle figure animate. Sempre in zona, date un’occhiata alla casa cubista della Madonna nera, e al teatro Tyl, dove nel 1787 andò in scena la prima del Don Giovannidi Mozart. Il musicista abitava in piazza Uhelny, il mercato del carbone. Lorenzo Da Ponte, autore del libretto del Don Giovanni, nella casa di fronte. Dal balcone si scambiavano commenti sulle ragazze di passaggio. Non lontano c’è Palazzo Adria, in stile cubista, dove al secondo piano c’è una buona caffetteria.


Scendete a piedi verso Mala Strana attraversando Hradcany, il borgo del Castello, che venne edificato per ospitare i funzionari di corte nel 1321. Distrutto nel grande incendio del 1541 e poi ricostruito, è uno dei luoghi incantati di Praga. Le sue stradine ospitano edifici rinascimentali e barocchi. C’è una gran bel silenzio, e le auto sono rarissime. È la zona delle ambasciate, per lo più ospitate in palazzi storici. Quella tedesca, palazzo Lobkowicz, ha un parco che nel 1989 si trasformò in una sorta di campeggio per centinaia di persone che chiedevano asilo. Di fronte c’è il centro culturale italiano, fondato nel 1600. In una cappella esiste un graffito con il panorama di Milano, con tanto di Duomo idealizzato, perché ancora non era stato completato.

FONTI: http://viaggi.repubblica.it/ e http://www.lonelyplanetitalia.it/

venerdì 25 maggio 2012

Luoghi da visitare: AUSTRALIA (da IlTurista.info)

L'Australia si può considerare come la più grande isola al mondo e il più piccolo e pianeggiante continente. È una delle nazioni più urbanizzate della Terra e il 70% della popolazione vive nelle 10 città più grandi. La maniera giusta per visitare l’Australia dipende solo dal tempo che si intende spendere. Per chi non può trattenersi a lungo periodo nel Paese oceanico, conviene prendere i voli interni, i quali consentono di raggiungere in tempi brevi le principali mete turistiche. Con un po’ di tempo in più a disposizione, l’Australia si presta a meravigliosi itinerari in treno o in macchina, vista la sua ineccepibile e funzionale rete ferroviaria e stradale. Ma cosa cattura la fantasia del viaggiatore del mondo quando vola verso l'Australia? È forse il fascino della roccia infuocata di Uluru? Potrebbe essere la bellezza che la natura ha verniciato su questa grande terra, con i relativi antichissimi affioramenti rocciosi e le cascate spettacolari. Oppure l’emozione di vedere i canguri saltare tra i cespugli o semplicemente il fatto di ritrovarsi a testa giù down-under come giustamente dicono gli aussie, il popolo australiano. Qualunque sia il motivo, è indubbio che l’Australia rappresenti uno dei posti più intriganti da visitare di tutta la Terra. 
Con più di duemila isole, con più parchi nazionali di qualunque altro Paese al mondo e con tutte le sue meraviglie naturali, l’Australia non appare davvero il più piccolo continente del mondo, e siate sicuri che una vacanza sulla terra rossa del suolo australiano vi aprirà orizzonti infiniti sui vostri sentieri della memoria e della nostalgia. Questo fascino rende davvero l'Australia la meta ideale per i viaggi di nozze e il viaggio di una vita per l'intera famiglia. Potete arrivare a Sidney, Perth, a Darwin, Melbourne, Adelaide o ad Alice Spring. Ovunque il vostro percorso vi farà toccare il suolo australiano avvertirete la sensazione di trovarvi in un posto unico al mondo e di stare per intraprendere un viaggio del cuore e dell’anima. La cultura aborigena è una delle più antiche al mondo e può vantare almeno 40.000 anni di storia e tradizione tramandati da generazione in generazione con la consapevolezza di custodire un tesoro prezioso. Il visitatore potrà accostarsi a questa cultura così diversa ed affascinante per scoprire il 'tempo del sogno' aborigeno. Osservare un artista aborigeno che dipinge il proprio 'dream' su una tela adagiata sul terreno con le dita intinte nei colori ocra, nero e rosso tipici della propria terra, assistere alla danza di corpi dipinti con disegni che odorano di storia antica, ascoltare le storie dei Padri di terre sacre, perdersi nel suono viscerale di un didgeridoo, sono esperienze che aprono la mente e il cuore. Per vedere da vicino gli albori di questa cultura, potrete visitare uno dei tanti siti di arte aborigena nel Red Centre o Arnhem Land nel Northern Territory, nel Coorong National Park nel South Australia, o a Laura nel Queensland, o ancora nel Wilderness Park nel Western Australia.


Gli europei scoprirono l'Australia nel XIX secolo: ai navigatori portoghesi seguirono gli esploratori olandesi e l'intraprendente corsaro inglese William Dampier. Il capitano James Cook nel 1770 navigò lungo la costa orientale per tutta la sua lunghezza, facendo tappa a Botany Bay. Dopo aver doppiato Capo York, dichiarò il continente possedimento britannico e gli diede il nome di New South Wales (Nuovo Galles Meridionale). Nel 1779 Joseph Banks (un naturalista che viaggiava con Cook) suggerì che la Gran Bretagna avrebbe potuto risolvere i problemi di sovraffollamento delle sue prigioni trasferendo i detenuti nel New South Wales. Nel 1787 la Prima Flotta salpò per Botany Bay al comando del capitano Arthur Phillip, che sarebbe divenuto il primo governatore della colonia. La flotta era composta da 11 navi con a bordo 750 detenuti tra maschi e femmine, quattro compagnie di fanti di marina e provviste sufficienti per due anni. Phillip arrivò a Botany Bay il 26 gennaio 1788, ma ben presto si trasferì a Sydney Cove dove c'erano terra e acqua migliori. Il New South Wales era un luogo aspro e terribile per i nuovi arrivati e la minaccia di morte per inedia continuò a pendere sul capo della colonia per almeno 16 anni. 
Nei decenni successivi anche i liberi cittadini cominciarono a essere attratti dall'Australia, ma fu la scoperta dell'oro, negli anni '50 del XIX secolo, a cambiare il volto della colonia. L'enorme afflusso di immigranti e la scoperta di numerosi e abbondanti giacimenti diedero una grande spinta all'economia e modificarono la struttura sociale coloniale in modo irreversibile. Gli aborigeni vennero spietatamente cacciati dalle proprie terre man mano che i nuovi coloni le requisivano per coltivarle o per scavare miniere. La rivoluzione industriale in Inghilterra aveva bisogno di materie prime e le risorse minerarie e agricole dell'Australia si espandevano per soddisfare la crescente domanda. L'Australia divenne una nazione quando le colonie, separandosi dalla madrepatria, si unirono in federazione il 1° gennaio 1901 (molti legami giuridici e culturali con l'Inghilterra tuttavia sopravvissero). Le truppe australiane combatterono fianco a fianco con quelle britanniche nella guerra boera e nelle due guerre mondiali, ma l'intervento statunitense a protezione dell'Australia contro l'invasione giapponese durante la seconda guerra mondiale segnò il progressivo allontanamento dalla Gran Bretagna e l'intensificarsi delle relazioni con gli USA. Il flusso migratorio del secondo dopoguerra portò un'ondata di immigranti europei, molti dei quali non britannici; da allora in poi il contributo degli immigrati è diventato notevolissimo e ha vivacizzato e allargato gli orizzonti del paese.


L'Australia possiede una ricca eredità artistica e una palpitante scena artistica contemporanea. Le incisioni e le pitture rupestri aborigene risalgono ad almeno 30.000 anni fa. I coloni europei cominciarono a produrre forme d'arte tipicamente australiane verso la fine del XIX secolo. Gli artisti australiani della metà del XX secolo sono state figure di importanza mondiale (Sidney Nolan, Arthur Boyd, Patrick White) e tra quelli più recenti ricordiamo eccellenti pittori (Brett Whiteley, Fred Williams), scrittori (Peter Carey, Thomas Keneally), cantanti lirici (Joan Sutherland), registi cinematografici (Peter Weir, Bruce Beresford, George Miller, Gillian Armstrong), attori (Mel Gibson, Nicole Kidman), comici (Barry Humphries), ballerini (Graeme Murphy, Paul Mercurio) e musicisti pop (Nick Cave, INXS, Midnight Oil, Silverchair). Lo sport, invece, per gli australiani è una vera e propria religione, loro sono campioni nel cricket, nel rugby, nel nuoto e nel ciclismo. Tra gli altri sport più apprezzati ci sono la pallacanestro, la motonautica, il calcio e l'Aussie Rules, uno sport esclusivamente australiano, simile al football gaelico.
FONTI: http://www.lonelyplanetitalia.it/destinazioni/oceania/australia/informazioni/ - www.traccediviaggi.it (foto) e http://www.ilturista.info/guide.php?cat1=9&cat2=1&lan=ita#.T7-1hLB1C68